“Ogni non conformità è una finestra sul sistema di sicurezza: chi la ignora chiude gli occhi sul rischio, chi la affronta apre la porta al miglioramento.”
La gestione delle non conformità nel campo della sicurezza sul lavoro varia enormemente tra piccole e grandi aziende.
Nelle piccole imprese, le risorse limitate e una cultura della sicurezza spesso emergente rendono difficile affrontare le non conformità con un approccio strutturato. D'altra parte, nelle grandi aziende, l’assenza di strumenti tecnologici avanzati può limitare la visibilità dei problemi sul campo, anche quando le procedure formali sono presenti.
Un aspetto cruciale è la qualità delle attività fondamentali per la gestione della sicurezza: il piano di miglioramento del DVR e la riunione periodica.
Se mal gestite, queste pratiche rischiano di trasformarsi in formalità senza un impatto reale.
LA GESTIONE DELLE NON CONFORMITA' NELLE PICCOLE IMPRESE
Le piccole imprese spesso adottano un approccio reattivo piuttosto che proattivo alla sicurezza sul lavoro. Questo è dovuto a una combinazione di fattori:
PERCEZIONE SICUREZZA COME COSTO
ASSENZA STRUMENTI FORMALIZZATI
CARENZA COMPETENZE SPECIFICHE
PERCEZIONE DELLA SICUREZZA COME COSTO
Nelle piccole aziende, la sicurezza viene spesso percepita come un onere economico piuttosto che come un investimento.
Questo porta a:
- Ritardi nella risoluzione delle non conformità.
- Affidamento a soluzioni temporanee anziché permanenti.
Esempio: Una piccola officina che riscontra un problema con una smerigliatrice potrebbe limitarsi a "fare attenzione" piuttosto che ripararla o sostituirla immediatamente.
ASSENZA DI STRUMENTI FORMALIZZATI
Molte piccole aziende non dispongono di strumenti per registrare e monitorare le non conformità.
Questo comporta:
- Mancanza di dati storici utili per identificare tendenze.
- Difficoltà nel verificare l’efficacia delle azioni correttive.
Possibile soluzione: Introdurre check-list semplici e digitalizzate, accessibili anche alle PMI, per tracciare in modo sistematico le non conformità.
CARENZA DI COMPETENZE SPECIFICHE
Nelle piccole aziende, spesso non c’è una figura dedicata alla sicurezza, e il datore di lavoro assume direttamente il ruolo di RSPP. Questo può limitare la capacità di affrontare le non conformità in modo strutturato.
Esempio pratico: La non conformità segnalata da un lavoratore potrebbe essere ignorata o rimandata semplicemente per mancanza di tempo o conoscenza tecnica da parte del datore di lavoro.
LE GRANDI AZIENDE: TECNOLOGIE MANCANTI E CONSAPEVOLEZZA PARZIALE
Le grandi aziende, pur avendo risorse maggiori, non sono immuni da criticità nella gestione delle non conformità. Paradossalmente, l’assenza di strumenti tecnologici avanzati e la complessità organizzativa possono portare a una consapevolezza frammentata dei problemi.
MANCANZA STRUMENTI TECNOLOGICI AVANZATI
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DIVARIO TRA STRATEGIE E OPERATIVITA'
QUALITA' DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
MANCANZA STRUMENTI TECNOLOGICI AVANZATI
Senza strumenti digitali per il monitoraggio, le grandi aziende possono perdere visibilità sui problemi operativi. Anche con DVR dettagliati, le non conformità possono restare non gestite efficacemente.
Problema: I dati raccolti manualmente spesso non vengono centralizzati né analizzati in tempo reale, rendendo difficile identificare pattern di rischio ricorrenti.
Soluzione: Implementare sistemi di gestione digitale (es. software integrati con norme ISO 45001) per registrare, monitorare e gestire le non conformità.
DIVARIO TRA STRATEGIE E OPERATIVITA'
Nelle grandi aziende, le strategie di sicurezza possono rimanere distanti dalle operazioni quotidiane. Questo crea un divario tra le politiche definite nel DVR e ciò che accade sul campo.
Esempio: Una grande azienda con una rete di stabilimenti potrebbe non accorgersi di un problema ricorrente su scala locale, come la mancanza di manutenzione di macchinari, fino a quando non si verifica un incidente.
QUALITA' DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il piano di miglioramento del DVR, obbligatorio secondo il D. Lgs. 81/2008, è spesso percepito come un adempimento formale. Tuttavia, dovrebbe essere uno strumento operativo che guida le azioni preventive e correttive.
CRITICITA' COMUNI:
MANCANZA DI PRIOTIZZAZIONE: Tutte le azioni vengono trattate con la stessa urgenza.
AGGIORNAMENTI SPORADICI: Il piano viene rivisto solo durante le ispezioni o dopo un incidente.
Soluzione: Integrare il piano di miglioramento con strumenti come l’analisi SWOT, che permettano di identificare punti di forza e debolezza nel sistema di gestione della sicurezza.
LA RIUNIONE PERIODICA DELLA SICUREZZA: FORMALITA' O STRUMENTO STRATEGICO ?
La riunione periodica prevista dall’articolo 35 del D. Lgs. 81/2008 è un’occasione per confrontarsi sulle criticità emerse e pianificare miglioramenti. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla qualità con cui viene gestita.
1. Nelle Piccole Aziende
Spesso la riunione periodica si riduce a un adempimento burocratico, senza un reale confronto tra le parti.
Esempio: In una piccola impresa, il datore di lavoro potrebbe limitarsi a firmare un documento senza coinvolgere realmente i lavoratori.
Miglioramento: Utilizzare modelli semplici come l’analisi "Cause-Conseguenze-Soluzioni", coinvolgendo attivamente RSPP, medico competente e lavoratori.
2. Nelle Grandi Aziende
Nelle grandi realtà, le riunioni periodiche possono soffrire di scarsa operatività:
- Le discussioni si concentrano su aspetti generali, trascurando problemi specifici.
- Mancano strumenti di analisi strutturata per identificare aree critiche.
Soluzione: Integrare l’analisi SWOT nella riunione, valutando:
- Punti di forza (es. procedure ben definite).
- Debolezze (es. mancanza di monitoraggio operativo).
- Opportunità (es. tecnologie innovative).
- Minacce (es. carenze organizzative o normative).
Conclusione
La gestione delle non conformità e degli strumenti di sicurezza varia enormemente tra le diverse realtà aziendali. Tuttavia, sia nelle piccole che nelle grandi aziende, il vero cambiamento avviene quando la sicurezza viene percepita come un valore operativo e non solo come un obbligo normativo.
Daniele Brunetto
Fondatore di Patentino Sicurezza
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Nei prossimi articoli, affronteremo in dettaglio i seguenti temi:
1.1 Il motivo nascosto dietro l’80% degli infortuni sul lavoro
1.2. Valutazione dei rischi: La base della prevenzione
1.3. Formazione e informazione dei lavoratori: Un obbligo e un valore
1.4. La figura del RSPP: Ruolo e responsabilità
1.5. La segnaletica di sicurezza: Linguaggio universale per la prevenzione
1.6. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Quali, come e quando usarli
1.7. Gestione delle emergenze: Piani, simulazioni e prontezza
1.8. La sorveglianza sanitaria: Salute e prevenzione nei luoghi di lavoro
1.9. Incidenti sul lavoro: Prevenzione e gestione delle non conformità
1.10. La cultura della sicurezza: Un impegno condiviso
1.9. I PILASTRI DELLA SICUREZZA: Incidenti sul lavoro. Prevenzione e gestione delle non conformità