1.8 I PILASTRI DELLA SICUREZZA: La Sorveglianza Sanitaria

"Il protocollo sanitario non è solo una lista di accertamenti, ma un ponte tra la prevenzione e la tutela reale dei lavoratori. È uno strumento che trasforma la sicurezza in un valore concreto, fatto di attenzione, ascolto e interventi mirati." 



Questa riflessione invita gli esperti a considerare il protocollo sanitario non come un mero adempimento burocratico, ma come una responsabilità strategica e morale. Ogni accertamento, ogni dato raccolto è un tassello di un sistema che protegge non solo la salute fisica, ma anche la dignità e la sicurezza psicologica del lavoratore. L’efficacia di un protocollo sanitario si misura non solo nei risultati medici, ma nella fiducia e nella consapevolezza che crea tra chi lavora e chi si occupa di tutelarlo. 


Introduzione: La Sorveglianza Sanitaria

La sorveglianza sanitaria è uno degli strumenti fondamentali per garantire il benessere fisico e psicologico dei lavoratori. Regolata dal D. Lgs. 81/2008, questa attività è obbligatoria in tutti i contesti lavorativi in cui i lavoratori sono esposti a rischi specifici per la salute, come agenti chimici, fisici, biologici o rischi ergonomici. 

La sorveglianza sanitaria non si limita a controlli periodici o a certificazioni formali: rappresenta un processo preventivo continuo che coinvolge il datore di lavoro, il medico competente e i lavoratori stessi. 

L'obiettivo è duplice: prevenire malattie professionali e infortuni e promuovere una cultura della salute nei luoghi di lavoro. 

 

La base normativa della Sorveglianza Sanitaria 

Il D. Lgs. 81/2008, in particolare negli articoli 38-41, stabilisce gli obblighi e i ruoli relativi alla sorveglianza sanitaria. 

Le principali disposizioni includono: 

Medici

ART. 38

REQUISITI MEDICO COMPETENTE

ART. 39

Medico competente come 

AUTONOMO + CONSULENZA

ART. 40

CARTELLA SANITARIA+ RISCHI LAVORATORE

ART 41.

MODALITA' ESECUZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA


Le principali disposizioni includono: 

  • Articolo 38: Regola i requisiti del medico competente, che deve essere iscritto all’apposito albo presso il Ministero della Salute e possedere specifiche qualifiche in medicina del lavoro. 
  • Articolo 39: Stabilisce l’autonomia professionale del medico competente e il suo ruolo di consulente per il datore di lavoro. 
  • Articolo 40: Dispone la gestione di una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza. 
  • Articolo 41: Definisce le modalità di esecuzione della sorveglianza sanitaria, comprese visite preventive, periodiche, su richiesta e al termine del rapporto di lavoro. 

 

Chi deve applicare la Sorveglianza Sanitaria? 

La sorveglianza sanitaria è obbligatoria in tutti i contesti in cui i lavoratori sono esposti a rischi specifici, identificati tramite il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).  

Per le aziende soggette il Medico Competente elabora il protocollo sanitario. Questo documento personalizzato stabilisce gli accertamenti sanitari necessari, in base ai rischi individuati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), e si integra con le disposizioni previste dal D. Lgs. 81/2008. 

Tra i settori e le attività più comuni che richiedono la sorveglianza sanitaria troviamo: 

MMC
LAVORATORI ESPOSTI AD AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI:
  Esposizione a solventi, polveri, amianto, rumore, vibrazioni o microrganismi patogeni. 
MANSIONI CON RISCHIO ERGONOMICO:
 Movimentazione manuale dei carichi o posture forzate. 
ATTIVITA' NOTTURNE E A TURNI:
 Con rischi legati alla compromissione del ciclo sonno-veglia e al carico psicofisico.
UTILIZZO DI ATTREZZATURE PERICOLOSE : 
Come carrelli elevatori, piattaforme elevabili o altri mezzi industriali.



LAVORATORI CHE INDOSSANO DPI SPECIFICI:
 come maschere filtranti, imbracature anticaduta o tute di protezione per sostanze chimiche
SETTORI CON NORMATIVA SPECIALE: 
Trasporti, edilizia, sanità e industrie soggette a controlli specifici. 
IMBRAGATURA



Esempi di accertamenti necessari per Rischi Specifici 

Il protocollo sanitario è progettato per rispondere a specifiche esposizioni o condizioni lavorative che possono influire sulla salute dei lavoratori. Ecco una panoramica dei principali rischi e degli accertamenti correlati: 


 ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI E BIOLOGICI
Esempi di agenti: Solventi, polveri sottili, amianto, microrganismi patogeni. 

Rischi: 

  • Intossicazioni acute o croniche. 
  • Malattie respiratorie. 
  • Infezioni o sensibilizzazioni cutanee. 

Accertamenti consigliati: 

  • Analisi ematiche e urinarie per rilevare l'accumulo di sostanze tossiche (es. piombo, mercurio). 
  • Spirometrie per monitorare la funzionalità respiratoria. 
  • Test cutanei per valutare sensibilizzazioni o allergie. 
  • Monitoraggio immunologico per rischi biologici specifici. 

 

 UTILIZZO DI ATTREZZATURE DI LAVORO POTENZIALMENTE PERICOLOSE
Esempi di attrezzature: Carrelli elevatori, veicoli industriali, piattaforme di lavoro elevabili (PLE). 

Rischi: 

  • Incidenti durante la guida o l’utilizzo. 
  • Stress fisico dovuto alla concentrazione prolungata. 

Accertamenti consigliati: 

  • Valutazioni dell’acutezza visiva e uditiva. 
  • Test di riflessi e coordinazione motoria. 
  • Esami specifici per escludere condizioni mediche che possano compromettere la sicurezza (es. epilessia, disturbi cardiovascolari). 

 

 LAVORI CON RISCHIO FISICO
Esempi di esposizioni: Rumore oltre 85 dB, utilizzo di macchinari vibranti, ambienti caldi o freddi estremi. 

Rischi: 

  • Perdita dell’udito (rumore). 
  • Patologie muscolo-scheletriche e articolari (vibrazioni). 
  • Problemi termici o cardiovascolari (microclima sfavorevole). 

Accertamenti consigliati: 

  • Audiometria periodica per monitorare la capacità uditiva. 
  • Valutazione dello stato muscolo-scheletrico per esposizione a vibrazioni. 
  • Esami per la termoregolazione e controllo cardiovascolare per microclimi estremi. 

 

 RISCHI ERGONOMICI
Esempi di attività: Movimentazione manuale dei carichi, lavori sedentari o con posture forzate. 

Rischi: 

  • Disturbi muscolo-scheletrici (DMS). 
  • Lesioni da sforzi ripetuti o posture prolungate. 

Accertamenti consigliati: 

  • Valutazione della colonna vertebrale e delle articolazioni principali. 
  • Test di forza muscolare e resistenza fisica. 
  • Consulenza ergonomica per migliorare le postazioni di lavoro. 

 

 UTILIZZO DPI SPECIFICI
Esempi di DPI: Maschere con filtro, tute anticontaminazione, imbracature anticaduta. 

Rischi: 

  • Problemi respiratori, dermatiti, o stress fisico dovuto all’uso prolungato dei dispositivi. 

Accertamenti consigliati: 

  • Test respiratori per verificare la compatibilità con i DPI. 
  • Controllo dermatologico per valutare reazioni cutanee. 
  • Monitoraggio cardiovascolare per utilizzo di DPI ad alto impatto fisico (es. tute pressurizzate). 

 

 LAVORI NOTTURNI O A TURNI
Esempi di attività: Turni notturni continuativi o alternati, lavori h24. 

Rischi: 

  • Alterazione del ciclo sonno-veglia. 
  • Aumento del rischio cardiovascolare. 
  • Disturbi metabolici e stress. 

Accertamenti consigliati: 

  • Monitoraggio dei parametri cardiovascolari (pressione arteriosa, elettrocardiogramma). 
  • Valutazione psicologica per rilevare stress o disturbi del sonno. 
  • Analisi metaboliche per monitorare eventuali alterazioni (es. glicemia, colesterolo). 

 

 

Ruolo del Medico Competente nella Sorveglianza Sanitaria 

Il medico competente è una figura centrale nel sistema di sorveglianza sanitaria. Oltre a svolgere visite mediche e monitoraggi specifici, ha il compito di collaborare con il datore di lavoro e l'RSPP per garantire una gestione efficace dei rischi. 

Principali Compiti del Medico Competente: 



MEDICO

ESECUZIONE VISITE MEDICHE

Preventive
Periodiche 
Straordinarie

GESTIONE CARTELLA SANITARIA


FORMAZIONE e INFORMAZIONE


MONITORAGGIO AMBIENTALE



GESTIONE EMERGENZE SANITARIE


EMERGENZA


Esecuzione delle visite mediche: 

  • Preventive: Prima dell’assunzione, per verificare l’idoneità del lavoratore alla mansione. 
  • Periodiche: Con cadenza almeno annuale, salvo diversa indicazione normativa. 
  • Straordinarie: Su richiesta del lavoratore o in seguito a modifiche significative del rischio. 

Gestione della cartella sanitaria: Conservata in formato riservato, contiene i dati relativi agli accertamenti sanitari. 

Formazione e informazione: Il medico competente partecipa attivamente alla formazione dei lavoratori sui rischi specifici per la salute. 

Monitoraggio ambientale: Contribuisce all’analisi dei rischi collaborando con l’RSPP. 

Gestione delle emergenze sanitarie: Prepara piani di emergenza per eventuali situazioni di rischio sanitario, come epidemie o esposizioni accidentali. 

 

Le Visite Mediche: Modalità e Finalità 

Le visite mediche previste dalla sorveglianza sanitaria hanno diverse finalità, tutte orientate alla prevenzione e alla tutela della salute. 

VISITA PREVENTIVA
Idoneità lavoratore
VISITA PERIODICA
Controllo Stato di Salute nel tempo
VISITA SU RICHIESTA LAVORATORE
Segnalare problemi di salute
VISITA A TERMINE RAPPORTO LAVORO
in particolare per attività con esposizioni a rischio
VISITA STRAORDINARIA
Dopo assenza prolungata o mutati rischi



VISITA PREVENTIVA: Serve a valutare l’idoneità del lavoratore a svolgere una specifica mansione, identificando eventuali controindicazioni. 

VISITA PERIODICA: Controlla lo stato di salute nel tempo, identificando segni precoci di patologie professionali. 

VISITA SU RICHIESTA DEL LAVORATORE: Permette al dipendente di segnalare problemi di salute legati all’attività lavorativa. 

VISITA AL TERMINE DEL RAPPORTO DI LAVORO: In particolare, per attività con esposizioni significative a rischi, come amianto o agenti chimici, per monitorare eventuali conseguenze a lungo termine. 

VISITA STRAORDINARIA: Necessaria in caso di modifiche del rischio o di rientro al lavoro dopo un’assenza prolungata per malattia. 

 




Daniele Brunetto

Fondatore di Patentino Sicurezza





____________________________________________________


Nei prossimi articoli, affronteremo in dettaglio i seguenti temi:



1.1 Il motivo nascosto dietro l’80% degli infortuni sul lavoro

1.2. Valutazione dei rischi: La base della prevenzione

1.3. Formazione e informazione dei lavoratori: Un obbligo e un valore

1.4. La figura del RSPP: Ruolo e responsabilità

1.5. La segnaletica di sicurezza: Linguaggio universale per la prevenzione

1.6. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Quali, come e quando usarli

1.7. Gestione delle emergenze: Piani, simulazioni e prontezza

1.8. La sorveglianza sanitaria: Salute e prevenzione nei luoghi di lavoro

1.9. Incidenti sul lavoro: Prevenzione e gestione delle non conformità

1.10. La cultura della sicurezza: Un impegno condiviso


 

Accedi per lasciare un commento
1.7 I PILASTRI DELLA SICUREZZA: La Gestione delle Emergenze per tutte le Aziende