"Come RSPP, non sei solo un custode della sicurezza, sei un leader che ispira il cambiamento. Ogni tua decisione, ogni tuo intervento, può trasformare il modo in cui le persone vedono la loro vita sul lavoro. Non accontentarti di fare il minimo: spingi i tuoi limiti, perché ogni azione che intraprendi oggi potrebbe essere la differenza tra un incidente evitato e un futuro protetto."
Queste parole sottolineano l’essenza del ruolo dell’RSPP: andare oltre la conformità normativa per diventare un punto di riferimento nella costruzione di una cultura della sicurezza. L’RSPP non è solo un tecnico o un consulente; è un agente di cambiamento, il cui impatto si misura nella fiducia dei lavoratori e nella prevenzione concreta degli infortuni.
Un RSPP davvero efficace deve saper bilanciare competenze tecniche e capacità di leadership; una figura chiave per la sicurezza sul lavoro.
Chi è l’RSPP?
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è una figura obbligatoria, definita dall’ art. 2 del D. Lgs. 81/2008, per supportare il datore di lavoro nella gestione della sicurezza sul lavoro. Il suo ruolo è strategico per prevenire infortuni e malattie professionali, garantendo la conformità normativa e un ambiente di lavoro sicuro.
Quali Sono i Suoi Compiti?
Secondo l’articolo 33 del D. Lgs. 81/2008, l’RSPP deve:

IDENTIFICA E VALUTA I RISCHI + DVR
PROPONE MISURE PER GESTIONE RISCHI ELEVATI
ELABORA PROCEDURE DI SICUREZZA
A MISURA DI AZIENDA
FORMAZIONE E INFORMAZIONE PER LAVORATORI
COLLABORA CON DATORE LAVORO + MEDICO COMPETENTE
SUPPORTA GESTIONE EMERGENZA +
PIANO EVACUAZIONE

- Identificare e valutare i rischi presenti in azienda, partecipando alla redazione e aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
- Proporre misure preventive e protettive, tecniche e organizzative, per gestire i rischi rilevati.
- Elaborare procedure di sicurezza per le varie attività aziendali.
- Organizzare la formazione e l’informazione per i lavoratori (in accordo con gli articoli 36 e 37).
- Collaborare con il datore di lavoro e il medico competente per monitorare l’efficacia delle misure adottate.
- Supportare nella gestione delle emergenze e nell’elaborazione del piano di evacuazione.
L’RSPP non si limita a rispettare gli obblighi normativi, ma ha la responsabilità di promuovere una cultura della sicurezza proattiva.
Chi Può Ricoprire il Ruolo di RSPP?
Il D. Lgs. 81/2008 prevede che l’RSPP possa essere:
Il Datore di Lavoro (Art. 34): ammesso in casi specifici, come aziende artigiane o industriali con meno di 30 lavoratori, agricole fino a 10 lavoratori, e in attività di pesca o altri settori a basso rischio.
Un Dipendente Interno (Art. 31): deve essere nominato formalmente dal datore di lavoro e possedere i requisiti di formazione previsti dalla normativa.
Un Consulente Esterno: spesso scelto in aziende medio-grandi o con elevata complessità dei rischi.
Requisiti per Diventare RSPP
Secondo l’articolo 32 del D. Lgs. 81/2008, l’RSPP deve avere:
DIPLOMA DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
FORMAZIONE SPECIFICA*:
MODULO A
MODULO B
MODULO C
AGGIORNAMENTI PERIODICI
OGNI 5 ANNI**
*Modulo A (28 ore): conoscenze di base sulla normativa e la sicurezza.
*Modulo B (da 48 a 68 ore): formazione specialistica per settori specifici.
*Modulo C (24 ore): competenze gestionali e relazionali.
**Aggiornamenti periodici: ogni 5 anni, con un monte ore variabile (20-40 ore) in base al settore.
Questi percorsi formativi sono regolati dall’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, che definisce anche le modalità di erogazione, compresi corsi online e in presenza.
Quando scegliere un RSPP Interno o Esterno?
La decisione tra RSPP interno o esterno dipende dalla struttura aziendale, dal settore di attività e dalla complessità dei rischi.
CONFRONTIAMONE VANTAGGI E SVANTAGGI
RSPP INTERNO
VANTAGGI
- CONOSCENZA APPROFONDITA DELL' AZIENDA e dei processi produttivi
- MAGGIORE PRESENZA IN CASO DI NECESSITA OPERATIVE
SVANTAGGI
- Necessità di INVESTIRE IN FORMAZIONE CONTINUA
- DIFFICOLTA' GESTIONE RISCHI COMPLESSI senza competenze specialistiche.
RSPP ESTERNO
VANTAGGI
- COMPETENZA SPECIFICA PER SETTORI AD ALTO RISCHIO (es. chimico, edilizio).
- RIDUZIONE DEL CARICO GESTIONALE per il datore di lavoro
SVANTAGGI
- COSTI CONSULENZA potenzialmente più elevati.
- MINORE PRESENZA DIRETTA nell’ambiente lavorativo.
Ad esempio, un’azienda chimica con rischi legati a sostanze pericolose potrebbe preferire un RSPP esterno con esperienza nel settore, mentre una piccola impresa artigiana potrebbe optare per un RSPP interno formato appositamente.
Una Riflessione per Esperti
Un RSPP non lavora solo per evitare sanzioni o incidenti, ma per costruire un ambiente dove la sicurezza diventi parte integrante della cultura aziendale. Questo approccio non solo riduce i rischi, ma crea un legame di fiducia e rispetto reciproco tra tutti gli attori coinvolti.
Un RSPP davvero efficace deve saper bilanciare competenze tecniche e capacità di leadership. Questo significa:

ESSERE PONTE TRA TEORIA E REALTA'
.Non basta rispettare la normativa; è necessario tradurla in pratiche quotidiane che i lavoratori possano comprendere e adottare. Ogni indicazione deve essere chiara, realistica e applicabile al contesto specifico.

MOTIVARE E ISPIRARE I LAVORATORI
Coinvolgere i lavoratori non significa solo ascoltarli, ma anche ispirarli a vedere la sicurezza come un valore fondamentale. Un team motivato non segue le regole per obbligo, ma perché comprende la loro importanza.

AGIRE CON CORAGGIO E VISIONE
Ogni azione intrapresa oggi ha il potere di salvare vite domani. Un RSPP che si limita a fare il minimo indispensabile rischia di lasciare vulnerabilità critiche. Serve coraggio per proporre soluzioni innovative e visione per anticipare i rischi futuri.
La vera domanda da porsi ogni giorno è: “Sto facendo abbastanza per proteggere vite e costruire un futuro migliore?”
L’RSPP ha il potere di trasformare l’ambiente di lavoro, un’azione alla volta.
Daniele Brunetto
Fondatore di Patentino Sicurezza
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Nei prossimi articoli, affronteremo in dettaglio i seguenti temi:
1.1 Il motivo nascosto dietro l’80% degli infortuni sul lavoro
1.2. Valutazione dei rischi: La base della prevenzione
1.3. Formazione e informazione dei lavoratori: Un obbligo e un valore
1.4. La figura del RSPP: Ruolo e responsabilità
1.5. La segnaletica di sicurezza: Linguaggio universale per la prevenzione
1.6. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Quali, come e quando usarli
1.7. Gestione delle emergenze: Piani, simulazioni e prontezza
1.8. La sorveglianza sanitaria: Salute e prevenzione nei luoghi di lavoro
1.9. Incidenti sul lavoro: Prevenzione e gestione delle non conformità
1.10. La cultura della sicurezza: Un impegno condiviso
1.4 I PILASTRI DELLA SICUREZZA: Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione