“La sicurezza sul lavoro non si misura dalle regole scritte, ma dalla capacità di tradurre la teoria in pratica attraverso ogni lavoratore. ”
Con queste parole introduciamo il tema dell'articolo di oggi. evidenziando un aspetto spesso trascurato: il vero successo della formazione dipende dalla capacità di ascoltare e coinvolgere i lavoratori. Troppo spesso, i corsi si limitano a essere un obbligo formale, senza offrire soluzioni pratiche ai problemi reali. Anche gli esperti del settore dovrebbero chiedersi: "sto davvero facendo la differenza?"
Investire in una formazione di qualità non solo salva vite, ma trasforma l’intero approccio aziendale alla sicurezza, creando un ambiente di lavoro più consapevole e resiliente.
Formazione e informazione: scopri le differenze fondamentali
La formazione e l’informazione sono due elementi fondamentali e complementari per garantire la sicurezza sul lavoro, ma spesso vengono confusi.
Il D. Lgs. 81/2008, agli articoli 36 e 37, ne definisce con precisione gli ambiti e gli obiettivi.
INFORMAZIONE: più consapevolezza per i lavoratori
L’informazione riguarda il trasferimento di conoscenze utili ai lavoratori per comprendere i rischi presenti nel proprio ambiente di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione.
Articolo 36
OBIETTIVI
RENDERE I LAVORATORI CONSAPEVOLI DEI RISCHI E DELLE NORME COMPORTAMENTALI da seguire.
CONTENUTI
INCLUDONOINFORMAZIONI SUI PERICOLI SPECIFICI del luogo di lavoro, sull’ USO CORRETTO DELLE ATTREZZATURE e sui dispositivi di protezione individuale (DPI).
MODALITA'
ATTRAVERSO INCONTRI INFORMATIVI, DOCUMENTI, cartellonistica e altri strumenti comunicativi.
L’informazione, quindi, ha un carattere più generale e punta alla consapevolezza collettiva, ma non fornisce necessariamente competenze tecniche.
FORMAZIONE: competenze per prevenire i rischi
La formazione è un processo più articolato, finalizzato a fornire ai lavoratori le competenze necessarie per svolgere le proprie mansioni in sicurezza.
Articolo 37
OBIETTIVI
Garantire che i lavoratori acquisiscano abilità specifiche per PREVENIRE RISCHI LEGALI legati alla propria attività.
CONTENUTI
NOZIONI TEORICHE E PRATICHE, con focus su rischi specifici, procedure operative, uso di attrezzature e gestione delle emergenze..
DURATA
AGGIORNAMENTO
La formazione deve rispettare precise durate minime e frequenze di aggiornamento, COME STABILITO DALL'ACCORDO STATO-REGIONI del 21 dicembre 2011.
In sintesi, mentre l’informazione è il primo passo per sensibilizzare i lavoratori, la formazione li prepara concretamente ad affrontare i rischi.
Patentini e formazione abilitante
L’articolo 73 del D. Lgs. 81/2008 disciplina la formazione specifica per i lavoratori che utilizzano attrezzature particolari, come muletti, piattaforme elevabili, gru e escavatori. Questo tipo di formazione, noto anche come “formazione abilitante”, E' OBBLIGATORIA E PREVEDE IL RILASCIO DI UN PATENTINO.
Obblighi del Datore di Lavoro
Il datore di lavoro deve garantire che i lavoratori ricevano:

INFORMAZIONE SUI RISCHI
LEGATI ALL'USO DELLE ATTREZZATURE
FORMAZIONE SPECIFICA
TEORICA E PRATICA
ADDESTRAMENTO
per GARANTIRE LA CORRETTA APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE DI SICUREZZA
Durata e Validità della Formazione
L’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 stabilisce la durata minima dei corsi e la frequenza degli aggiornamenti, PREVISTI OGNI 5 ANNI.
Ad esempio:
IL MANCATO ADEMPIMENTO DI QUESTI OBBLIGHI PUO' COMPORTARE SANZIONI GRAVI, OLTRE A RISCHI SIGNIFICATIVI PER I LAVORATORI E PER L'AZIENDA.
Come rendere la Formazione Efficace
In un’epoca in cui l’attenzione è costantemente frammentata e i lavoratori sono sommersi da informazioni, la sfida più grande è trasformare la formazione sulla sicurezza sul lavoro in un’esperienza memorabile e impattante. Non basta più trasmettere nozioni generiche: occorre catturare l’interesse dei partecipanti, suscitare emozioni e fornire strumenti utili per affrontare i rischi reali.
L’Impatto dei Video di Incidenti Reali
Una delle tecniche più efficaci emerse negli ultimi anni è l’utilizzo di video di incidenti reali, sempre rispettando l'etica e la sensibilità dei lavoratori. Questi video, spesso accompagnati da testimonianze dirette, mostrano non solo le conseguenze di comportamenti insicuri, ma anche come piccole decisioni possono fare la differenza tra la vita e la morte.
Ad esempio:
Un video che documenta un infortunio causato dalla mancata osservanza di una procedura può portare i partecipanti a immedesimarsi e a riflettere su come avrebbero agito in quella situazione.
La combinazione di immagini visive e un successivo momento di discussione consente di trasformare un semplice evento tragico in una lezione concreta.
Secondo uno studio condotto dall’INAIL, l’utilizzo di contenuti audiovisivi nei corsi di formazione aumenta il tasso di memorizzazione del 35% rispetto ai metodi tradizionali.
Queste tecniche aiutano a superare la percezione comune che “non succederà mai a me” e promuovono una maggiore responsabilità personale.
Daniele Brunetto
Fondatore di Patentino Sicurezza
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Nei prossimi articoli, affronteremo in dettaglio i seguenti temi:
1.1 Il motivo nascosto dietro l’80% degli infortuni sul lavoro
1.2. Valutazione dei rischi: La base della prevenzione
1.3. Formazione e informazione dei lavoratori: Un obbligo e un valore
1.4. La figura del RSPP: Ruolo e responsabilità
1.5. La segnaletica di sicurezza: Linguaggio universale per la prevenzione
1.6. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Quali, come e quando usarli
1.7. Gestione delle emergenze: Piani, simulazioni e prontezza
1.8. La sorveglianza sanitaria: Salute e prevenzione nei luoghi di lavoro
1.9. Incidenti sul lavoro: Prevenzione e gestione delle non conformità
1.10. La cultura della sicurezza: Un impegno condiviso
1.3 I PILASTRI DELLA SICUREZZA: Formazione e Informazione