1.2 I PILASTRI DELLA SICUREZZA: Cos'è il DVR

"La sicurezza è come una catena: la forza complessiva è determinata dal suo anello più debole."

La sicurezza sul lavoro non può limitarsi a norme scritte e check-list: deve partire dal cuore dell'azienda, ossia dai lavoratori. 

Spesso, l’anello più debole è proprio il loro stato reale, che può passare inosservato o essere ignorato. Un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) dettagliato perde la sua forza se non raccoglie le segnalazioni di chi vive quotidianamente i pericoli sul posto di lavoro. 

Gli esperti del settore dovrebbero chiedersi: sto davvero dando voce ai lavoratori? Ignorare queste preziose informazioni significa mettere a rischio l'intero sistema di sicurezza aziendale. Perché solo ascoltando chi lavora sul campo possiamo costruire una vera cultura della sicurezza.


Cos'è il DVR


Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è lo strumento cardine per garantire la sicurezza sul lavoro. Previsto dall’ art. 17 del D.Lgs. 81/2008, è un obbligo del datore di lavoro e rappresenta un’analisi sistematica dei rischi presenti in un ambiente lavorativo, con l’obiettivo di eliminarli o ridurli al minimo.

(https://www.ispettorato.gov.it/files/2023/07/TU-81-08-Ed.-Luglio-2023.pdf)


Il DVR non è solo un documento burocratico, ma una GUIDA PRATICA PER LA PREVENZIONE. 


IL DVR COMPRENDE


1.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI

tutti i fattori che potrebbero causare infortuni o malattie professionali. 

2.
 VALUTAZIONE DEI RISCHI

analisi della probabilità e gravità di ciascun pericolo. 

3. 
PIANI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

misure adottate per gestire i rischi. 

4. 
RUOLI E RESPONSABILITA' 

indicazioni sui compiti di chi è coinvolto nella sicurezza, come l’RSPP e il medico competente.





UN DVR BEN FATTO E' IL PRIMO PASSO PER COSTRUIRE UN AMBIENTE DI LAVORO SICURO RISPETTANDO LA NORMATIVA E TUTELANDO SIA I LAVORATORI CHE L'AZIENDA STESSA.


Chi deve fare il DVR?

DATORE DI LAVORO

IL​ DVR E' RESPONSABILITA' DEL DATORE DI LAVORO, CHE HA L'OBBLIGO DI REDIGERLO, SENZA POSSIBILITA' DI DELEGA.

RSPP

Figura centrale per la valutazione dei rischi. designato per COORDINARE L'INTERO PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.

TECNICI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Consulenti esterni che forniscono competenze specialistiche.


Per assicurare qualità ed efficacia nella gestione della sicurezza, il datore di lavoro può avvalersi del supporto di figure esperte quali RSPP o Tecnici della sicurezza sul Lavoro.

Inoltre, il RSPP ( Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione ) può collaborare con altre figure per integrare aspetti specifici, come la gestione dei rischi chimici o biologici. La responsabilità finale della firma e della validità del documento, tuttavia, resta sempre del datore di lavoro.



Quando va fatto e aggiornato il DVR?


Il DVR deve essere redatto:

AVVIO ATTIVITA'

Entro 90 giorni dall'inizio dell'attività.

IN CASO DI MODIFICHE SIGNIFICATIVE

Es. introduzione di nuovi macchinari, processi produttivi o sostanze chimiche.

INSEGUITO AD INFORTUNI GRAVI

con assenza superiore a 40 giorni o prognosi riservata.

IN CASO DI  NUOVI RISCHI SPECIFICI

Aggiornamento ogni 4 anni 

Es. in caso di introduzione di agenti fisici come rumore o vibrazioni *


*come previsto dal Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008.



UN ESEMPIO PRATICO: 


selective focus photography of green leafed plant 


Un’azienda che installa un macchinario automatico: 

il DVR deve essere aggiornato per valutare i rischi meccanici, formare i lavoratori e implementare misure di prevenzione come la segnaletica e i DPI.



Un DVR Ben Fatto Parte dai Lavoratori


Un DVR realmente efficace non può essere redatto senza il contributo dei lavoratori, che vivono quotidianamente i rischi dell’ambiente di lavoro. 


Attraverso interviste, questionari o riunioni operative, è possibile raccogliere informazioni preziose 


RISCHI NASCOSTI 

O

SOTTOVALUTATI

SOLUZIONI PRATICHE

DATE DA ESPERIENZA DIRETTA

LAVORATORI COME PARTE ATTIVA


STRUMENTI PREZIOSI:

INTERVISTE, QUESTIONARI E RIUNIONI OPERATIVE


Trascurare o non ascoltare i lavoratori può portare a una sottovalutazione dei rischi reali. Per esempio, un operaio potrebbe segnalare che una piattaforma di lavoro non è stabile, ma se questa informazione non viene integrata nel DVR, il rischio persiste, aumentando le probabilità di incidenti.









Daniele Brunetto

Fondatore di Patentino Sicurezza




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Nei prossimi articoli, affronteremo in dettaglio i seguenti temi:



1.1 Il motivo nascosto dietro l’80% degli infortuni sul lavoro

1.2. Valutazione dei rischi: La base della prevenzione

1.3. Formazione e informazione dei lavoratori: Un obbligo e un valore

1.4. La figura del RSPP: Ruolo e responsabilità

1.5. La segnaletica di sicurezza: Linguaggio universale per la prevenzione

1.6. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Quali, come e quando usarli

1.7. Gestione delle emergenze: Piani, simulazioni e prontezza

1.8. La sorveglianza sanitaria: Salute e prevenzione nei luoghi di lavoro

1.9. Incidenti sul lavoro: Prevenzione e gestione delle non conformità

1.10. La cultura della sicurezza: Un impegno condiviso

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1.1 I PILASTRI DELLA SICUREZZA: Il motivo nascosto dietro l’80% degli infortuni sul lavoro